Bikerafting sul Sile

Qualche giorno fà, dopo aver accompagnato mia figlia all'aereoporto di Treviso, ho preso packraft e Brompton, per farmi un giretto in bikerafting lungo il Sile, il fiume di risorgiva più lungo d'Europa. 

A Quinto di Treviso in sella alla mia "Brompton" ho imboccato la pista ciclabile Treviso-Ostiglia verso est per una decina di chilometri,  per giungere a Morgano ove, dopo aver attaversato la splendida "Barchessa di villa Badoere" , ho ritrovato il Sile, tirato fuori e gonfiato il mio packraft, piegato e caricato la bici, e cominciato a pagaiare.

Quella del Sile è un'acqua davvero bellissima e affascinante.

Acqua di risorgiva, copiosissima, vitalissima.

Sale dal profondo della terra con polle di risorgiva, i fontanassi, e subito forma già un grande fiume.

E l'acqua è energia. Per un millennio ha fatto girare le ruote di quei mulini, le cui vestigia si ammirano lungo le sue acque.

Ho sempre amato questo tratto del fiume, ma erano molti anni che non lo discendevo. L'ultima volta che lo feci lo trovai particolarmente sporco, le limpide acque sorgive erano oltraggiate da un'infinità di oggetti in plastica. Le sue acque percorrono numerose zone abitate, e raccolgono i frutti di quella diffusa ignoranza sul bene fiume.

Attualmente le cose sono molto migliorate, ho avuto la netta sensazione vedere meno plastica in giro. Grazie anche al lavoro dell'instancabile associazione "Open Canoe Open Mind", che percorrendo il fiume con canoe canadesi, effettua regolarmente la pulizia e di raccolta dei rifiuti. 

Tranquillamente, si pagaia verso valle, con la dolcezza di un panorama che ci sa sorprendere ad ogni ansa. Vecchie dimore splendidamente restaurate si affacciano al fiume, testimonianza del legame storico dei Veneti con le loro acque.

La rigogliosa natura ospita una varietà di uccelli, che rende questi luoghi un paradiso per il birdwatching.

Gli aerei in atterraggio, bassi sopra al laghetto di Quinto di Treviso, mi annunciano che sono arrivato. Per procedere oltre sarebbe necessario un poco agevole trasbordo, agli sbarramenti di alcuni mulini.

Ritorno all’auto con la mente più leggera, effettuata la ricarica, sono pronto a riprendere la frenetica vita quotidiana. 

Grazie Sile per la piacevole compagnia.

 

 

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Commenti: 2
  • #1

    Emanuele Vacchi (domenica, 15 aprile 2018 16:24)

    Ciao!
    Inanzitutto...complimenti! Bellissimo viaggio di bikerafting che anche io vorrei finalmente provare.
    Notavo che ti sei portato la chitarra...È una chitarra da viaggio tipo "parlor"?

  • #2

    Antonio (lunedì, 16 aprile 2018 08:05)

    Grazie.
    Se ti interessa il packrafting e il bikerafting dai un occhiata a www.melusia.com
    si tratta di un Ukulele, mio fedele compagno di viaggio

Ti ricordiamo che:

1- I fiumi vanno discesi con attrezzature e abbigliamento adatto al tipo di percorso affrontato.
2- Per discendere i fiumi bisogna aver frequentato dei corsi di packrafting e sicurezza, tenuti da personale qualificato.
3- I principianti durante le discese devono essere affiancati e accompagnati da guide esperte.
4- Una discesa non si effettua mai in solitaria, il numero minimo dei partecipanti può variare a seconda della preparazione dei packrafters e delle difficoltà che si possono incontrare.

5- Il packrafting permette un'accesso semplificato all'acqua mossa, ciò può portare a sovrastimare le proprie capacità. E' perciò necessario conoscere quali sono i rischi presenti in fiume. E avere le competenze tecniche e la prestanza fisica per ridurli sino alla soglia di accettabilità.

6- Ricordate sempre che gli sport fluviali