Buona lettura.

"La Strada alla fine del mondo" ("A long trek home") Erin MCKittrick Bollati Boringhieri - 233 pagine

Vi siete avvicinati adesso al mondo del viaggio anfibio e leggero, e ne sieta affascinati?

Preparatevi ad una lettura appassionante, questo libro vi scuoterà qualcosa dentro, una giovane coppia che parte a piedi con il packraft in zaino decisa a non prendere nessun mezzo a motore, che parte per un viaggio di un anno, in un delle terre meno ospitali, l'Alaska.

Per i lettori che amano la cosiddetta narrativa di viaggio, il libro di Erin McKittrick è destinato a diventare una sorta di breviario, non fosse altro che per la portentosa impresa che Erin e suo marito Hig hanno compiuto percorrendo, da Seattle alle isole Aleutine, 6400 chilometri a piedi, in packraft o sugli sci. Ma, trekking estremo a parte, il viaggio raccontato in queste pagine è soprattutto un viaggio nello spirito della natura e alla ricerca di sé stessi, un percorso che l’uomo sembra avere dimenticato o abbandonato, come quei sentieri battuti dal vento su cui cresce lo sparto. Erin McKittrick, laureata in Biologia molecolare alla University of Washington di Seattle, ha lasciato gli studi accademici per dedicarsi all’esperienza diretta della wilderness e concentrarsi sull’attivismo ambientale. Vive con il marito e il figlio a Seldovia, Alaska.

Foto dal sito Bollati Boringhieri 

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Ti ricordiamo che:

1- I fiumi vanno discesi con attrezzature e abbigliamento adatto al tipo di percorso affrontato.
2- Per discendere i fiumi bisogna aver frequentato dei corsi di packrafting e sicurezza, tenuti da personale qualificato.
3- I principianti durante le discese devono essere affiancati e accompagnati da guide esperte.
4- Una discesa non si effettua mai in solitaria, il numero minimo dei partecipanti può variare a seconda della preparazione dei packrafters e delle difficoltà che si possono incontrare.

5- Il packrafting permette un'accesso semplificato all'acqua mossa, ciò può portare a sovrastimare le proprie capacità. E' perciò necessario conoscere quali sono i rischi presenti in fiume. E avere le competenze tecniche e la prestanza fisica per ridurli sino alla soglia di accettabilità.

6- Ricordate sempre che gli sport fluviali